Il termine animazione significa “dare anima, dare vita”. Chiunque abbia in testa un progetto, sappia mettere l’anima in azione ed apportare un cambiamento, chiunque crei contesti e offra opportunità che facilitino le trasformazioni, attraverso la creatività che gli è propria, è un animatore.
L’animatore diviene un “facilitatore”, un professionista cioè che accompagna un individuo, un gruppo di persone o una piccola comunità ad evolvere, operando un cambiamento che consenta di passare da una situazione vissuta come precaria o di disagio vero e proprio, ad una situazione di benessere.
L’animatore non deve mai sostituirsi agli altri, deve invece riuscire a portare a coscienza, nell’individuo o nel gruppo, ciò che l’individuo o il gruppo non riescono da soli a tirare fuori.
L’animatore deve avere le seguenti doti:
- Sapere, cioè deve possedere conoscenze e informazioni;
- Saper fare, cioè possedere tecniche, capacità di agire e fare programmi-progetti;
- Saper essere, cioè capacità di realizzare nella propria vita personale ciò che sa e che sa fare.