L’osservazione. Non basta guardare, bisogna osservare

Guardare è un’attività spontanea che fa parte dell’esperienza quotidiana e attraverso di essa entriamo in possesso di informazioni e particolari. Cosa distingue l’osservazione dal guardare? L’atto del vedere è spontaneo, immediato e generico; l’osservazione invece è intenzionale, colui che osserva ha un preciso obiettivo che consiste nel conoscere e descrivere un determinato fenomeno. L’osservatore è mosso da interessi, motivazione e curiosità. L’osservazione quindi è un processo cognitivo orientato non solo alla lettura del fenomeno, ma alla sua comprensione. Un buon osservatore scruta e va al di là delle apparenze, non si accontenta di osservare il singolo fenomeno ma lo ingloba nelle situazioni e lo mette in relazione agli altri. Non rileva dati ma li legge e interpreta.

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